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San Cesareo (RM)
In comunione… con la Parola!

In comunione… con la Parola! 

di Suor Maria Agata Szymkowiak 

Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.”

(Mc 7,33-35)

O Parola d’Amore 
mentre Ti contemplo
mi commuovono
le Tue gesta d’amore
compiute “in disparte,
lontano dalla folla.” 

Le Tue dita
sulle orecchie
del sordomuto,
la Tua saliva
sulla sua lingua,
Il Tuo sguardo
verso il cielo,
Il Tuo sospiro…
e quell’ «Effatà»,
cioè: «Apriti!»
…non sono la Tua incessante
azione d’amore su di noi?

Grazie perché vieni incontro
al grido di quanti
hanno fame e sete di Te!
E tutti l’avvertiamo!
Ma non tutti,
e non sempre,
ci lasciamo ricolmare, saziare
dissettare da Te!

O Parola d’Amore
Grazieeeeeee perché
sin dal Battesimo
geme in noi
la potenza dell Tuo “Effatá!” 

I cuori docili
gridiano al Padre:
“Apri, Signore,
il nostro cuore
e accoglieremo
le parole del Figlio tuo.”
(At 16,14b)

A quelli distratti invece il Padre dice!:
“Ma il mio popolo
non ha ascoltato
la mia voce,
Israele non mi ha obbedito:
l’ho abbandonato
alla durezza del suo cuore.
Seguano pure i loro progetti!” 
(Sal 81,12-13)

O Parola d’Amore 
per mezzo Tuo
il Padre rinnova a tutti
l’invito d’ascolto attento,
di relazione intima,
di dialogo con Lui
e con i fratelli!

Davvero
siamo attesi sempre:
“Se il mio popolo
mi ascoltasse!
Se Israele camminasse
per le mie vie!
Subito piegherei
i suoi nemici.
e contro i suoi avversari
volgerei la mia mano.” 
(Sal 80,14-15)

O Spirito Santo, vieni!
Fa che ci lasciamo
prendere in disparte
e toccare dal Maestro!
Fiumi di Grazia,
la Sua saliva
sulla nostra lingua,
sigilli in noi
la Sua Verità
da annunciare,
da cantare,
da vivere!
Amen! Amen!

Carissima S.r Ausilia, mandi un po’ di biancheria e qualche altro materasso a le suore di Pisticci, lo faccia per me che sto ancora qui un po’ sofferente con la solita nevralgia facciale e non posso tornare ad Ariano. Aggiunga delle coperte di lana essendo freddo da loro. Usiamo carità e Dio ci aprirà i tesori delle misericordie sue.”

(Serva di Dio Giuseppina Arcucci, 13.11.1939)

Felice venerdì!